Jacaranda is in the air

Jacarandà
fiore di Jacarandà

Félix de Avelar Brotero (1744-1828) era un botanico portoghese la cui storia e’ intimamente legata a quella dei Jacarandà.

Nel 1788 fuggì in Francia per sfuggire alla persecuzione dell’Inquisizione portoghese, pubblicando il suo Compendio de Botanica per guadagnarsi da vivere e creandosi così una reputazione.

I Portoghesi, grandi viaggiatori, hanno introdotto numerose specie sconosciute. Venivano al Brasile all’India, dall’Africa. Fu l’inquisizione a fermare l’entusiasmo botanico: infatti aveva decretato che la si trattasse di una pratica satanica.

Al suo ritorno in Portogallo nel 1790 gli fu conferita la cattedra di botanica e agricoltura presso l’ Università di Coimbra.

Le sue due opere Flora lusitanica e Phytographia Lusitaniae furono le prime descrizioni approfondite di piante autoctone portoghesi. Fu direttore dei giardini botanici sia di Coimbra che di Ajuda (il Jardim Botanico Reale), dal 1811 al 1826, a Lisbona. Li riorganizzò e li ampliò.

Come direttore del giardino botanico reale (Ajuda) fece venire i semi i Jacarandás dal Brasile. Era l’inizio del secolo XIX. “Fu con la tregua dei venti che riportarono le barche al Tago, che vennero anche i semi dei Jacaranda,” Prima vennero dal Brasile, per integrare la collezione del Jardim Botânico , ma poi finirono per inondare tutta la citt. à ”L’albero è però nativo dell’Argentina, Bolivia e Paraguai.

La pianta di Jacaranda mimosifolia o Jacaranda Blu cresce rapidamente e può raggiungere i 10-12 metri di altezza. Al genere Jacaranda appartengono 49 specie, originarie sempre delle regioni tropicali americane.

Avenida Dom Carlos I

Il nome “Jacaranda” ha origini Guaranì (lingua parlata in Paraguay e altri stati dell’America meridionale) e significa “fragrante”. E’ una delle numerose specie di pianta che i portoghesi hanno saputo faer acclimatare dopo i loro viaggi per le scoperte marittime. I portoghesi hanno infatto introdotto molte specie sconosciute

Gli indigeni “tupi garanis” chiamavano la Jacarandà “la parfumè” quando era in fiore; ma la stessa diventava “applauso di scimmie” quando i suoi frutti venivano portati dal vento come nacchere.

Ha portamento eretto e ha una chioma molto densa e larga quasi quanto l’altezza dell’albero.

È una pianta a fogliame caduco, quindi durante i mesi freddi perderà un po’ del suo splendore, per poi riprenderlo con il sopraggiungere del primo caldo. Saranno inoltre i fiori a sbocciare prima della comparsa delle foglie.

La sua corteccia è molto scura e liscia; le sue foglie sono bipinnate, e dal colore verde brillante.

  La pianta può essere ammirata in Avenida Dom Carlos I, Rue Castilho, Rue Almirante Barroso, Place du Rossio, e sulla Rua ricene a Rastelo voesro la Torre i Beleme, Calcaa Ajuda, Avenida da Torre di Belem, senza imeticare il girino Botto Machao à Santa Clara e numerosi altri luoghi.